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MARGHERITA HACK

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Quando le chiedono come è nata la sua passione per l'astronomia, Margherita Hack, grande astrofisica e una delle menti più brillanti della comunità scientifica italiana, arriccia il naso. La parola "passione" le fa venire in mente un fuoco di paglia condannato a spegnersi subito, e del resto confessa che - nonostante sia nata vicino a via Centostelle e pochi anni dopo la sua famiglia si sia trasferita vicino all'Osservatorio di Arcetri (FI) - non si è mai sentita predestinata a diventare astronoma.
Durante il Liceo ed i primi anni dell'Università più che nello studio si impegnava nello sport, tanto che vinse i Littorali nazionali di salto in alto. A partire però dalla scelta, quasi casuale, della tesi in astronomia, Margherita Hack si è gettata con tutta l'anima nella ricerca scientifica, nell'insegnamento e nell'organizzazione, soprattutto in veste di direttrice dell'Osservatorio Astronomico di Trieste.
Contrariamente a quanto accade a molti astronomi, lo sguardo rivolto alle stelle non ha impedito alla Hack di rimanere saldamente attaccata alla realtà e alla storia del nostro tempo, di cui è un'attenta osservatrice. Per questo la sua autobiografia è qualcosa di più del racconto di una vita ricca e piena e della formazione umana e culturale di una grande scienziata: è un emozionante viaggio nell'Universo, attraverso le ricerche dell'autrice e le principali scoperte dell'astrofisica degli ultimi decenni; è la testimonianza di una partecipazione civile alle vicende della società italiana; è una difesa, tenace e questa sì appassionata, del metodo scientifico contro le tante forme di superstizione e irrazionalismo che fioriscono in questa fine di millennio.
Margherita Hack, nata a Firenze nel 1922 si è laureata in fisica nel 1945, all'Università di Firenze, su un argomento di astrofisica stellare. E' ordinario di astronomia dell'Università di Trieste dal 1964; ha diretto l'Osservatorio Astronomico di Trieste dal 1964 al 1987, portandolo a rinomanza internazionale. Dal 1985 al 1990 ha diretto il Dipartimento di Astronomia dell'Università di Trieste, ed è attualmente direttore del Centro Interuniversitario regionale per l'Astrofisica e la Cosmologia, e dal 1996 dirige il Dipartimento di Astronomia. Dal 1998 è professore emerito dell'Università di Trieste.
E' socio nazionale dell'Accademia dei Lincei e dell'Accademia Europea per le Scienze, Lettere ed Arti, membro della Royal Astronomical Society, della European Society of Physics, della società italiana di Fisica, dell'Institute for Advanced Study di Princeton, New Jersey, dell'Unione Astronomica Internazionale. E' stata ricercatore visitatore presso l'Università di Berkeley California, presso l'Institute for Advanced Study di Princeton, New Jersey, l'Institut d'Astrphysique di Parigi, gli Osservatori di Utrecht e di Groningen in Olanda, professore visitatore presso l'Università di Ankara e di Città del Messico. Ha lavorato presso numerosi altri osservatori americani ed europei. Si è occupata di vari campi dell'astrofisica ed in particolare dello studio delle stelle con caratteristiche particolari e del loro stadio evolutivo. E' stata per lungo tempo membro dei gruppi di lavoro dell'ESA e della NASA. Ha fatto promozione in Italia per la ricerca da satelliti per l'ultravioletto, organizzando convegni e scuole, ed ottenendo che la comunità astronomica italiana si sia distinta nell'utilizzo dei vari satelliti OAO-2, Copernicus, TD-1, e infine IUE e HST.
Ha pubblicato circa 250 lavori originali su riviste internazionali ed una quindicina di libri sia di livello universitario che di divulgazione.
Gli ultimi suoi libri sono: "L'universo alle soglie del 2000 (dalle particelle elementari alle galassie)" pubblicato da Rizzoli nel 1992 e "Alla scoperta del sistema solare" (con A. Braccesi e G. Caprara) pubblicato da Mondadori nel 1993 che ha avuto il Premio Internazionale Cortina Ulisse per la divulgazione scientifica nel 1995, "Una vita fra le stelle" edizioni Di Renzo nel 1995. Nel 1998 ha pubblicato un'autobiografia edita da Rizzoli: "L'amica delle stelle".
Ha contribuito alla fondazione e diretto il periodico "L'Astronomia"


LA MAMMA DEI CRETINI E' SEMPRE INCINTA

(Articolo pubblicato su "La Repubblica" in data 19/5/1999)

"Le possibilità di un contatto? Zero, ma ci sono altre terre ….)

Roma. - Professoressa Hack, lei installerà un salvaschermo acchiappa ET (extraterrestri) sul suo computer?
"Credo proprio di no. Poi è un progetto molto vecchio, risale agli anni sessanta, e non hanno mai trovato nulla".
Lo ritiene un progetto inutile?
"Non esattamente. Che ci siano altre intelligenze nell'universo è molto probabile, ma la possibilità di sentirsi è molto bassa perché bisognerebbe essere arrivati allo stesso grado di sviluppo in un egual momento. Basta uno sfasamento di cento anni per non sentirsi più. Un secolo fa la radio era appena inventata e sicuramente non era in grado di rilevare segnali extraterrestri ".
Le persone che credono negli UFO sono in costante aumento ……
"Aumentano perfino quelli che credono agli oroscopi, perciò niente di strano, la mamma dei cretini è sempre incinta. E comunque pensare di essere soli nell'universo è assurdo ma la probabilità di incontro è praticamente zero.


OPERE DI MARGHERITA HACK

PRESENTI NELLA BIBLIOTECA SIBILLINA "LA CERQUA SACRA"
DI MONTEFORTINO (AP)

    1)  L'amica delle stelle - Rizzoli
    2)  L'Universo alle soglie del Duemila - Superbur Rizzoli

Faremo l'impossibile per portare tutte le opere di Margherita Hack a Montefortino.


Associazione Culturale "LA CERQUA SACRA" - 63047 Montefortino (AP)