Anno I° - Montefortino (Ascoli Piceno) Settembre 1898 N. 1

 

 

 IL SANTUARIO DELL’AMBRO

 

Bollettino

 del Comitato

 per la costruzione della strada rotabile

 

 

Raccomandiamo vivamente il
presente appello destinato ad

accrescere il culto della Gran Madre
di Dio nell'antichissimo Santuario

dell' Ambro, ed impartiamo
ben di cuore a tutti gli offerenti
una speciale benedizione.

+ Roberto Arcivescovo di Fermo

 

 

MONTEFORTINO
Tipografia A. Marinozzi
1898

 

 

 

COMITATO

 

 

PRESIDENTE ONORARIO

S.E.R. Mons. Roberto Papiri

Arcivescovo e Principe di Fermo

PRESIDENTE EFFETTIVO

Cav. Antonio Rosetti   Sindaco di Montefortino

VICE - PRESIDENTI

Abte. Prof. D. Domenico Artesi     Conte Alessandro Bernetti

CASSIERE

Cav. Uff. ANTONIO SERAFINI

SEGRETARI

Don Domenico Nisi – Can.co Parr.       Avv. Bonaventura Pomponi

M E M B R I

 

Sig. AMOROSI TEBALDO                    Sig. FLAMMINI GIUSEPPE

Sig. ANDREANI NAZZARENO                        Sig. MIRTI Farm. VINCENZO

Sig. ANTONINI Geom. LUIGI                       Sig. NARDINOCCHI FERDINANDO

Sig. CRUCIANI GIUSEPPE                Sig. ROSETTI Parr. RODOLFO

Sig. DURANTI PIETRO                          Sig. ROSSI BRUNORI Dott. IGNAZIO

Sig. GIANNINI ANNIBALE                         Sig. SERAFINI GIUSEPPE

Sig. GIUSTOZZI GIOVANNI                   Sig. SPAGNOLI ERMENEGILDO

 

 

ANNO        MONTEFORTINO  Settembre 1898        N. 1

 

IL SANTUARIO DELL’AMBRO

 

SOMMARIO - LA RAGIONE DELLA PRESENTE PUBBLICAZIONE - L' ORIGINE DEL COMITATO - IL 22 AGOSTO 1898 - FERVORINO ... - ELENCO DELLE OFFERTE.

 

La Ragione della Presente Pubblicazione

II Comitato costituitosi a Montefortino sotto la Presidenza Ono-
raria dell'Ordinario Diocesano S. E. Rma Monsignor Roberto Pa-
piri, Arcivescovo e Principe di Fermo, e quella effettiva del Sig. Cav.
Antonio Rosetti Sindaco del Comune, per la costruzione d'una stra-
da rotabile al Santuario della Madonna dell' Ambro, mediante con-
tribuzione dei privati, è venuto nella determinazione di pubblicare
di tanto in tanto un bollettino contenente i nomi e le offerte dei
generosi oblatori.

Non per soddisfare ad un sentimento di vana ostentazione, ma
per compiere un alto e delicato ufficio è sorto il pensiero della sudd.
pubblicazione.

E’ bene che gli interessati ed il pubblico sappiano quanto di
mano in mano verrà facendosi, sia nell' incasso, come nell'erogazio-
ne delle somme, nell' intento di condurre a termine la difficile im-
presa. Diciamo difficile, perché è veramente tale l'idea di costruire
una strada per oblazioni private in questi tempi in cui da tutti
più o meno è sentito il disagio economico. Ed è appunto per que-
sta ragione che il Comitato non deve lasciare intentato alcun mez-
zo per raggiungere lo scopo.

Ognuno poi sa che ai giorni nostri senza il contributo della
stampa, anche vestita delle modeste forme d'un bollettino, è molto
difficile suscitare una viva propaganda che possa negli altri impri-
mere i medesimi pensieri ed affetti che noi sperimentiamo, e quin-

di niuna meraviglia se anche a questo mezzo il Comitato ha ri-
volto i suoi pensieri.

La stampa dunque è chiamata a portare il suo contributo per
la costruzione della desiderata strada, e la stampa è stata pronta
a rispondere all'appello colla pubblicazione del presente bollettino.
Questo contributo, sarà tanto più pregevole e tanto più efficace
quanto i redattori più si studieranno di rendere interessante la pub-
blicazione colle notizie che riguardano il Santuario e le devote ma-
nifestazioni che vi si compiono. Non deve essere solo il presente
bollettino un'arida esposizione di nomi e di cifre, ma la manifesta-
zione di tutto quanto può giovare al culto della celestiale Regina
dei nostri Appennini.

Il Santuario della Madonna dell' Ambro suona pur troppo dolce
ai nostri orecchi, ed è ricco di troppe care e affettuose memorie
perché un invito fatto in suo nome possa essere da alcuno respinto.

Noi lo ricordiamo molto sovente quel devoto Simulacro collo-
cato nel vago e luminoso tempio, che le acque limpide e cristalline
dell' Ambro e l’orrido sublime dei monti elevantesi al cielo, rivestono
d'una dolce ed ineffabile poesia, che non ha riscontro con altra scritta
da mano mortale.

Spesse volte nel compiere il nostro pellegrinaggio, giunti sul-
l’ampia scala che conduce al tempio, ci siamo rivolti indietro con
l’occhio fisso ed immoto nell' estremo orizzonte per contemplare la
via percorsa, e nella dolce visione di tante cose abbiamo fra di noi
esclamato; Quale disgrazia che una via più facile e più sicura non
dia l'accesso a questo tempio! E nel dire questo pensavamo a tanti
amici, a tante care persone che un viaggio in montagna nelle at-
tuali condizioni metteva nell' impossibilità di soddisfare i loro desi-
deri.

Il sogno d'una volta è destinato a tradursi in una consolante
realtà, e la viuzza che si svolge tortuosa e difficile nei fianchi
delle montagne verrà fra breve sostituita da una strada comoda, che
possa permettere a tutti, specialmente ai pellegrinaggi, di manife-
starsi in tutta la loro solenne maestà come schiere di soldati nel
compimento dei loro marziali esercizi.

La suddetta strada, oltre il rendere agevole l’accesso al San-
tuario, è destinata ancora a riunire con mezzi più facili di comu—

nicazione i diversi villaggi situati sulle creste dei monti e lungo la
vallata del fiume col loro Municipio, mentre l’appennino, congiun-

gendosi colla strada del Tenna, darà anche agli amanti dei monti
più facili mezzi per compiere le loro escursioni e le loro gite scien-
tifiche. Così ancora una volta si potrà ripetere, che, fede e scienza,
religione e civiltà si hanno stretta fraternamente la mano.

 

L'origine del Comitato

 

II tempio della B. V. dell'Ambro, antichissimo monumento della fede cri-
stiana in questi nostri appennini, si erge superbo a ridosso di Castel Manardo
a metà della vallata del fiume Ambro, che dal monte Regina ha le sue origini
e scorre fra gli alti dirupi del monte Pizzo e Castel Manardo. Se sia grande
in tutto il Piceno la fama di sì miracoloso Santuario, ne' fa testimonianza
la folla dei pellegrini che in tutti i tempi ad esso accorre a rendere
il dovuto tributo d'amore alla nostra Madre Celeste. E chi se non la
fede ve li conduce, visto lo scabroso e non sempre sicuro cammino, che per
circa cinque chilometri debbono percorrere in uno stretto sentiero fra roccie
e dirupi ?

Per ciò non è da meravigliarsi se fin dal principio di questo secolo, For-
tunato Duranti altamente benemerito del Comune di Montefortino per avergli
donato quadri di molto valore, avesse ideato una comoda strada mulat-
tiera, che partendo dal Paese e costeggiando il fiume si portasse al Santuario.

L'idea poi fu nuovamente vagheggiata quando si voleva costruire l'in-
terprovinciale Amandola - Visso, che ne avrebbe, in tutto od in parte, aperta
la via.

Non messo più in pratica quel progetto, la strada pel Santuario rimase
sempre qual’era, ed il renderla meno malagevole si mantenne un pio desiderio
nel cuore di tutti.

Due anni or sono, il Cavaliere Uff. Antonio Serafini riprese con tutto vi-
gore l'idea, e facendola approvare da questo Consiglio Comunale, faceva-
si promotore della costituzione d'un Comitato, con a capo, qual Presidente
Onorario, il nostro amato concittadino Mons. Papiri Arcivescovo e Principe di
Fermo, ne rese possibile l’effettuazione.

Primo compito del Comitato fu di dare incarico all' Ing. Conte Francesco
Saladini della compilazione del progetto d'una comoda ed economica via. Dopo
un lungo anno di studio, il Saladini presentò un progetto veramente ammire-
vole, perché, pur trattandosi di strada di montagna, ne tracciò la linea in modo
d'avere una via, la cui massima pendenza non arriva al sei per cento.

Approvato il Progetto dal Comitato e da questo Illmo Consiglio Comu-

nale, che dichiarò la strada di pubblica utilità, si è dovuto lungamente atten-
dere per espletare tutte le pratiche presso la Regia Prefettura d'Ascoli Piceno.
Ma giunti finalmente al termine di esse, il Comitato decise di por mano ai
lavori per far vedere che questa volta non più trattavasi d'una ipotetica
idea, ma bensì di fatti.

 

Il 22 Agosto 1898

 

È troppo giusto che i devoti della Vergine SS. dell' Anbro, i quali furo-
no impediti dall'assistere all'inaugurazione dei lavori per la nuova strada al
Santuario di Lei, si abbiano un breve sunto di quella sacra cerimonia. E per-
ché non metterli a parte di quella emozione, di cui noi sentiamo ancora il
palpito soavissimo ?

Le gioie che si gustano quaggiù, all’ombra della nostra s. religione, sono
tutte esuberanti, invidiabili; ma vi hanno dei momenti nei quali è proprio una
luce di Paradiso, che discende ad irradiarci la fronte. I festeggiamenti solenni
ch'ebbero luogo in Montefortino per la riapertura della chiesa di Sant'An-
drea, gravemente danneggiata da un incendio nel 1895, lungi dal distrarre,
prepararono gli animi alla sacra cerimonia del giorno appresso, e l’alba del
22 agosto spuntò desideratissima per tutti i devoti della Vergine. Ne fa me-
raviglia; trattandosi di opere entrambe inspirate da intendimenti nobili e santi,
il compimento dell'una infervorava al bel principio dell'altra.

  Al convegno, indetto per le ore 10 ant. nella chiesa della Pace, attigua
al luogo prefisso per l'inaugurazione, presero parte, oltre al Comitato, i cit-
tadini di Montefortino in gran numero, ed una rappresentanza dei limitrofi.
Quivi il M. R. D. Domenico Nisi Can.co  Par. di Amandola, dopo celebrato
il divin sacrificio della Messa, intuonò il " Bencdictus, " e così salmodiando, in-
sieme agli altri del Clero, s'incamminò processionalmente, preceduto dalla
banda di Montefortino, che alternava le sue melodie al canto liturgico, e seguito da un popolo numeroso e devoto ; mentre il suono dei sacri bronzi e lo sparo dei mortari invitavano anche i lontani al plauso festivo. Giunti allo svolto di strada detto - ai due ponti - tutti si arrestarono innanzi ad un altare felice-
mente improvvisato: su in alto, ben disposta al tronco di una quercia, cam-
peggiava l'Immagine della Regina dell' Ambro, cui erano di padiglione quei
rami annosi..
Quale spontanea manifestazione di fede, quanta soave poesia!..
Era quello precisamente il terreno ove il Sacerdote doveva profondere le be-
nedizioni di quel Dio, che solo è il principio ed il fine di tutti e di tutto. Le
brevi, ma affettuose parole dette in quel momento solenne dal Par. Nisi, e che
riportiamo per intero, furono, ascoltate con religioso raccoglimento, e più volte
si udì echeggiare il grido di ringraziamento insieme e di speranza » Evviva
Maria »

Fu poi oltre ogni dire emozionante il piegarsi ch'egli fece al suolo, me-
nando il primo colpo di bidente : ad esso tennero dietro in folla buon numero
di Signori e di Signore, con uno slancio ammirevole. Quell'atto, che nel cuore
dello scettico avrebbe provocato un sorriso di scherno, trasse invece sugli oc-
chi di molti una di quelle lacrime che equivalgono ad una professione di fede.
Recitate quindi le preci ed impartita la benedizione di rito, si fece ritorno
processionalmente alla chiesa della Pace, cantando l'inno di ringraziamento.

Benché così semplice, questa sacra funzione non poteva riuscire più gra-
dita e commovente. Essa lasciò, nell’eletta di persone che vi assisterono, una
impressione profonda, indimenticabile, e non sapremmo davvero riferire i sen-
timenti di soddisfazione e di speranza, che i più, come trasognati, andavano
scambievolmente manifestandosi. E’ certo però, e noi possiamo farne testimo-
nianza autentica, che a tutti balenò al pensiero il giorno in cui sarà inaugu-
rato non il principio, ma il compimento della nuova strada al Santuario del-
l'Ambro. Si andava ripetendo: I primi albori furono così incantevoli... e che
sarà mai del meriggio?...

Vogliamo sperare che all’ammirazione tenga dietro una più energica coo-
perazione. Si persuadano pure tutti i devoti della Vergine SS. che le nostre
insistenze, nel dimandare l’obolo del contributo, sono inspirate da un fine uni-
co. Noi amiamo la nostra Regina dell'Ambro, quindi vogliamo che i suoi figli
accorrano in gran numero a venerarla nel suo prodigioso Santuario, e null'altro-

Oh che giorno di Paradiso sarà quello, in cui potremo dire di aver rag-
giunto quest'ideale nobile e santo!... Perché dunque non tentare ogni sforzo
per affrettarlo ?.... Noi siamo insistenti perché vogliamo essere perseveranti.

 

FERVORINO

 

detto dal M.R.D. Domenico Nisi Can.co Parr. di Amandola
nella S. Cerimonia del 22 Agosto 1898

 

L' entusiasmo di questo momento è grande, non può negarsi;

io lo veggo nella santa compiacenza che v'irraggia il volto, o Si-
gnori, io lo sento nel palpito forte, accelerato del mio cuore, che
ha bisogno d' espandersi, di erompere in un grido breve, ma sinte-
tico, semplice, ma affettuosissimo “Evviva Maria!”

Dunque è sorta l’aurora di questo giorno vagheggiato da tan-

ti anni, è suonata l’ora che molti di voi, o Signori, affrettaste con
quello slancio operoso, che non teme ostacoli, che anzi dalle stesse
difficoltà riceve nuovo impulso, perché inspirato da un ideale gran-
de, sublime, in cui il bello della fede e della natura, l’utile della
religione e della patria, s' intrecciano e s'identificano come in un
sol punto luminoso "Evviva Maria”.

E’ questo solo il principio, ma il principio d'un'opera benedetta
dal Cielo, incoraggiata da tutti i buoni; un principio quindi che
deve confondersi con un progresso instancabile, che fa intravedere
non lontano l’auspicato compimento.

Altamente onorato, o Signori , e lietissimo dell' incarico affi-
datemi per questa sacra cerimonia d’inaugurazione, ecco il voto
sincero, ardente del mio povero cuore : L' entusiasmo dell' oggi af-
fretti quello anche maggiore del dimani ! Oh sorga presto il giorno
in cui potremo dire di aver raggiunta la meta sospirata ! Almeno
siano i primi albori del nuovo secolo che lo irraggino quel giorno
fortunato!

Signori, se vi fosse bisogno d' incoraggiamento, voi dovreste
trarlo, prima dalla santità ed importanza dell' opera, quindi ancora,
dall' esempio dei vostri maggiori. Agevolare la via che conduce al
tempio cattolico è una splendida manifestazione di fede e di amore,
è un condurre quasi per mano i nostri fratelli nel luogo santo, do-
ve la Divinità si fa accessibile all’uomo, dove l’uomo è trasportato
come in un soggiorno di Paradiso. I vostri padri innalzarono quel
Tempio alla Vergine SS. dell'Ambro; non basta che voi lo ammi-
riate, lo veneriate come la migliore eredità, dovete completarlo quel
monumento di fede e di amore : ancor voi avete de' figli cui affidare un
retaggio, e questo sarà il più prezioso, la vostra memoria sarà be-
nedetta in eterno.

E non è il ricordo di pochi che qui deve perpetuarsi, ma la-
sciatemi pur dire, quello di una generazione. Ecco l’ideale grande
che in se racchiude l’opera collettiva, dove il merito non si singola-
rizza. Si dimanderà un giorno : chi condusse a termine, a costo di
tanti sacrifici, questa via così comoda ? ... I nostri padri, risponde-
ranno i vostri figli, i nostri fratelli devoti della Vergine SS.
Sia pure che ogni impresa abbia bisogno d'iniziativa e di saggia
direzione, e quindi molti di voi, o riveriti Signori, avranno diritto

ad una gratitudine speciale, ma ciò non toglie per nulla il merito
comune, perché comune fu la cooperazione.

È per questo che la dimostrazione di oggi abbraccia proporzioni
molto più vaste di quelle che noi scorgiamo. Oh quanti si uniscono
con noi in spirito in questo momento solenne! e tra tutti il primo,
lo zelantissimo Pastore di questa Archidiocesi, cui voi, o Signori,
avete il gran vanto di essere concittadini. Egli incoraggiò, benedisse
più volte una così nobile impresa, avrebbe desiderato di compiere
egli stesso questa sacra cerimonia; ma costretto ad esser lontano di
persona, ho il gradito incarico d’assicurarvi ch’egli è a noi presente
di mente e di cuore; con noi esulta, prega, spera con noi.

Forti adunque, o Signori, dell' aggradimento e della protezione
di Maria SS. nostra Madre e Regina, che dal Santuario dell'Am-
bro ci guarda e ci sorride benevola; incoraggiati dai voti del nostro
amantissimo Pastore; allietati dall' adesione, dal plauso di tanti no-
stri fratelli lontani, tutti d'un cuore invochiamo quel Dio onnipo-
tente, che non lascia giammai senza soccorso chi a Lui ricorre con
confidenza e fervore. Deh ! che l’entusiasmo di questo momento, o
Signori, non si rattiepidisca più mai, accresca anzi, divampi in
uno zelo operoso, costante : diffondetelo nelle vostre famiglie, fra i
vostri parenti ed amici; tutti affrettino il compimento dell'opera,
che oggi incomincia. S'oda ovunque l’eco del grido tutto amore e
confidenza, che ora ci prorompe dal petto, forte, generoso, spon-
taneo " Evviva Maria "

 

ESPROPRI GRATUITI

Dobbiamo segnalare quali altamente benemeriti d'un'opera sì gio-
vevole al culto di Maria SS. dell' Ambro.
Il Sig.
Fulvio Andreozzi
   Angelo Zanzi
   Francesco Tassi
"   Antonio Tassi
che hanno ceduto gratuitamente il terreno occupato dalla sede stradale;

ed il cui importo sarà mano mano riferito nell'offerte.

 

Offerte Ricevute

Mons. Roberto Papiri Arcivescovo e Principe di Fermo

   Una rilevantissima somma, che per sua espressa volontà non pubblichiamo.
Cav. Uff. Antonio Serafini        sottosc.to  L. 3000    vers.to  L. 1000
Cav. Antonio Rosetti e Fam.                        50      "             20
Prof. Don Domenico Artesi e Fam.              100              "     40
Conte Alessandro Bernetti                          200     "              80
Antonini Geom. Luigi                                   50                   20
Spagnoli Filippo e Fam.                               25                    10
Avv. B. Pomponi                                         10                     4
Don Domenico Nisi e Fam.                           25                    10
Andreani Nazzareno                                      5                      2
Amorosi Tebaldo e Fam.                               10                      4

Sig.ra Angela Treggiari nata Mar.sa Tani        L. 25

Zelatrice C.sa Maria Vinci: .............................................................

Zelatore Don Scipione Scipioni:  .......................................................

Zelatrice Signorina Giulia Guidotti: ..................................................

Zelatore Parr. di S. Maria di Montemonaco: ......................................

Rev. Eugenio Beani parr. dell’Isola di S. Biagio  L. 2.

Zelatore Cav. Antonio Serafini: .......................................................

Zelatrice Famiglia Serafini – Marangoni Gio: .....................................

Zelatrice Guglielmi Maddalena: ........................................................

Zelatore P. Francesco da San Ginesio Cap: .........................................

Zelatrice Fabozzi Luigia: ....................................................................

Zelatore Gezzi Raffaele: ..................................................................

Zelatore Ferranti Sante: ..................................................................

Sig. Pochini Fulvio L. 7.

Zelatore Don Niccola Tassi: .............................................................

Sig. Domenico Rosettani L. 50.

Zelatore Padre Carlo Maria da Monte Granaro: .....................................

(continua)

Il direttore responsabile Conte Alessandro Bernetti

 

Pagina in costruzione

 

ELENCO DEI SOTTO COMITATI

 

Amandola

Sig.ra BESA ACCIARRESI          Sig.ra IDA MANARDI

Sig.ra GUGLIELMINA CRUCIANI FABOZZI      Sig.ra MARIANNA MANARDI

Sig.ra  LUISA FABOZZI                Sig.ra LINA PANSADORO
Sig.ra C.tssa MARIANNA GALLO   Sig.ra  MARIANNA RICCI
Sig.ra Mar.sa ANGELA TANI in TREGGIARI

 

Comunanza

Sig.ra  MARIANNA LUZi                Sig.ra C.tssa MARIA SALADINI

Montefortino

 

Sig.ra NICCOLINA AMOROSI      Sig.ra C.tssa MARIA BERNETTI
Sig.ra  MARIA ANDREOZZI         Sig.ra  GINEVRA SPAGNOLI

Montemonaco

Sig,ra  MARIA FIORANELLI       Sig.ra ANNA PAOLUCCI
Sig.ra  GIULIA GUIDOTTI         Sig.ra  ROSA TARANI

Sarnano 

 

Signora GELTRUDE ALESSANDRINI

 

 

 

OFFERTE

 

Sarà accettato e gradito qualsiasi obolo, anche il più tenue, sia in danaro
che in generi, come pure il contributo di coloro che vorranno impiegare al-
l’uopo le proprie fatiche, o fornire trasporti e materiali di costruzione.

*********************

 

VANTAGGI AGLI OFFERENTI

I.°    Nel Tempio e nell'Altare di Maria SS. dell'Ambro saranno applicate

 N. 10 Messe annue a spirituale vantaggio di tutti gli offerenti, vivi e de-

 funti.

II0    Gli oblatori di L. 1000 acquisteranno il diritto di poter collocare nel

 Tempio lo stemma, o blasone di sua famiglia, in luogo da stabilirsi dal

 Comitato.

III.0  Per le offerte non inferiori alle L. 100 si ha il diritto di fare incidere il
  proprio nome nella lapide che si collocherà nel Tempio, dal Comitato, a
  perpetuare il ricordo dell'Opera.

IV0   I nomi degli oblatori si pubblicheranno periodicamente, e si conserve-
ranno tutti in apposito Album, nel quale si farà speciale memoria di co-
loro che zelarono un' impresa così proficua e santa.

**********************

Le offerte potranno spedirsi a qualsivoglia dei seguenti indirizzi :

Illmo. Sig. Cav. Uff. Antonio Serafini — Via Muratte N. 84. Roma
"     »  Direttore del Periodico — La Voce delle Marche — Fermo

»    "   Conte Alessandro Bernetti — Montefortino
M. R. D. Domenico Nisi Can. Parroco —  Amandola.

 

********************

 

Questo rarissimo Bollettino

è stato acquistato presso

LIBRAM DI MONTALI UMBERTO

VIA ACCARDO N. 14

62017 PORTO RECANATI – MC

TEL. 071-7590446